A cura di Federigo Bambi
Nel 1848 viene concesso da Carlo Alberto lo Statuto; il 1948 è l'anno della Costituzione repubblicana. Nel mezzo, un secolo nel quale i concetti fondamentali e il lessico delle costituzioni si sono modificati: fino a che punto e in che misura? Linguisti e giuristi ne hanno discusso, mettendo a confronto le rispettive esperienze scientifiche. Da un quarantotto all'altro, il viaggio è stato compiuto prendendo come cifre rivelatrici certe parole-guida – governo, assemblea costituente, flessibilità e elasticità, monarchia e repubblica, libertà – rappresentative più di altre del lavorio interpretativo che ha riguardato il lessico costituzionale. Ma anche nazione, popolo, sovranità, democrazia (che, sembra un paradosso, è un vocabolo che manca nella Costituzione del 1948, validamente sostituito però da repubblica democratica), uguaglianza, per dire solo di alcune, sono state delle soste necessarie del percorso, tra tappe a maggior coefficiente di diritto e altre con tasso più propriamente linguistico. Al tempo stesso, è stato lanciato anche uno sguardo d'insieme al testo delle carte fondamentali che hanno segnato i confini del periodo: lo Statuto albertino, le costituzioni romane del 1848-49, un singolare progetto costituzionale del 1848 e la Costituzione repubblicana; anche per vedere come quei concetti si inserissero nel discorso complessivo introdotto dalle diverse costituzioni e quali fossero i rapporti reciproci.
Prefazione
di Federigo Bambi
Indice
(p. 291)
Scheda bibliografica
Biblioteca dell'Accademia della Crusca
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