Editi da Severina Parodi
Dalle filze antiche, rilegate in cartapecora verso la fine del '600, dell'Archivio dell'Accademia della Crusca sono riemersi all'attenzione due grossi volumi di più di 300 carte manoscritte l'uno, contenenti una importante miscellanea di studi e lavori, compiuti in un arco di tempo che va dal 1591 al 1618 c. per la prima e la seconda impressione del Vocabolario degli Accademici della Crusca. I volumi, che furono segnati in costa, a penna, nel sec. XVII, rispettivamente coi numeri V e VII, fanno parte di una raccolta di 16 codici manoscritti, la maggior parte dei quali racchiude materiale servito alla preparazione della terza impressione del «Vocabolario».
Scorrere le pagine dei due manoscritti significa ripercorrere molte delle tappe del cammino dei vocabolaristi, specie se a questa lettura si accompagna quella del «Diario» dell'Inferigno, cioè Bastiano de'Rossi, accademico segretario.
Ci auguriamo che sarà così facile ad ognuno osservare come le carte tornate alla luce vengano ad incastrarsi a mosaico nei vuoti del manoscritto dell'Inferigno, a cominciare dalla prima «scrittura» con le istruzioni sui metodi da seguire per lo spoglio degli autori prescelti, cui il segretario appena accenna nel verbale del marzo 1591 e della quale siamo ora in grado di conoscere il testo integrale.
Dall'Introduzione.
Prima edizione del 1974.
Recensione di Mario Pozzi
«Giornale storico della letteratura italiana», CLIV, 1977, pp.468-71.
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