Attraverso una riflessione sul complesso rapporto fra verbi e predicazione, questo lavoro propone di definire i verbi con complemento predicativo come verbi predicativi che necessitano, per descrivere un evento, dell'ausilio di un predicato non verbale, riferito al soggetto o all'oggetto. Un'analisi dettagliata, basata su dati estratti da corpora, permette di individuare i criteri per una classificazione originale, in cui è secondaria la dicotomia fra verbi transitivi e intransitivi, e che guarda invece al tipo di evento delineato dal verbo e al ruolo giocato dal c. pred. Sono così individuate due macroclassi: eventi semplici ed eventi complessi. Per gli eventi semplici (stativi; verbo e c. pred. sono predicazioni temporalmente coincidenti, es.: sembrare, ritenere), l'analisi si concentra sulla semantica dei singoli verbi, che spazia principalmente fra modalità epistemica ed evidenzialità. Gli eventi complessi (dove verbo e c. pred. codificano due subeventi ordinati fra loro temporalmente, es.: diventare, rendere) sono invece efficacemente descritti in base alla teoria del Lessico Generativo, che consente un'analisi fine della struttura dell'evento e dei rapporti fra i subeventi.
Francesca Strik Lievers: laureata in Lettere presso l'università di Pavia, è dottore di ricerca in Linguistica (Università di Pisa, 2009). Conduce ricerche principalmente in ambito semantico-lessicale, con particolare attenzione al lessico verbale delliitaliano. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'Università di Milano-Bicocca, e lavora sul tema delle metafore sinestetiche lessicalizzate, in ottica comparativa.
Nel saggio che qui vi presento vorrei analizzare e definire l'infinito sostantivato italiano. Questo...
Per acquistare il libro si veda qui accanto il collegamento sotto la scheda Approfondimenti nella co...
La «Regola dei frati di S. Jacopo d'Altopascio» fu pubblicata nel secolo scorso da Pietro Fanfani, n...