A cura di Alarico Mariani Marini e Federigo Bambi.
In collaborazione con: Accademia della Crusca, Scuola Superiore dell'Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense.
Edizione Fuori commercio
Il lavoro dell'avvocato è fatto di parole perché di parole è fatto il processo dove il giudice governa il linguaggio e di parole è fatto il dialogo tra avvocato, giudice, testimoni e contraddittori. Inoltre di parole sono la legge e il diritto, e ogni argomento nel processo affida la sua efficacia alla forza della parola detta e scritta.
È pertanto essenziale per i giuristi pratici una competenza linguistica che consiste nell'arte di costruire un testo, scritto o parlato, al quale la struttura e la forma sono dati dai contenuti razionali, e lo stile e l'efficacia comunicativa derivano dall'uso corretto e appropriato delle parole.
Scorrendo le pagine di grandi giuristi, da Scialoja a Calamandrei, a Satta, si scoprono una scelta lessicale, una sintassi, una piacevolezza di lettura che nulla hanno da invidiare a quelle di maestri della letteratura; un esempio per tutti coloro che lavorano con le parole del diritto perché liberino il loro scrivere da appesantimenti e concrezioni vecchie di secoli: che è proprio l'invito affascinante che viene dalle pagine di questo libro.
Indice
pp. 5-6
Gli ingarbugli degli azzeccagarbugli di Giacomo Gambassi
In «Avvenire», 5 febbraio 2014
L’Accademia della Crusca è la più importante istituzione in Italia e nel mondo per la tutela, lo stu...
Care ragazze e cari ragazzi, siamo in partenza per un bellissimo viaggio, uno di quelli che non cap...
Per acquistare il libro si vedano qui accanto i collegamenti sotto la scheda Approfondimenti nella c...