ARTICOLO
Sara Giovine

«A mia mazor satisfaccione ho voluto farvi la presente de manu mia». La lingua epistolare di Ippolita Maria Sforza

L’articolo propone uno studio linguistico delle lettere autografe di Ippo­lita Maria Sforza (1445-88), tra le nobildonne di maggiore rilievo dell’Italia del secondo Quattrocento, figlia del duca di Milano Francesco Sforza e dal 1465 moglie di Alfonso d’Aragona, duca di Calabria ed erede al trono di Napoli. La lingua epistolare della duchessa viene descritta nella sua dimen­sione grafica, fonetica e morfologica, tenendo conto anche della sua varia­zione in diacronia e in diatopia, come conseguenza del trasferimento della nobildonna nella corte aragonese dopo il matrimonio. Scopo dello studio è contribuire a una maggiore conoscenza, sul piano storico-linguistico, delle varietà di scrittura femminile di livello medio, non letterario, in uso in Italia tra Quattro e Cinquecento, come ci vengono testimoniate dai documenti epistolari di scriventi femminili di ceto elevato e livello culturale medio (o medio-alto), quale è appunto la duchessa di Calabria.


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SGI - XLIII (2024)