ARTICOLO
Gabriella Alfieri

Alle radici del "non grammatico Verga": il fantomatico giornale di bordo e l'approdo allo «stile sgrammaticato e asintattico» (parte seconda)

La riforma linguistica verghiana viene qui reinserita nell’orizzonte sociolinguistico coevo, attraverso i concreti rilievi della critica militante, che rappresenta efficacemente la media dei parlanti dell’Italia postunitaria, ancora sospesa fra attaccamento alla norma letteraria e fermenti innovativi. Ai rilievi dei critici si affianca, per ciascuno dei livelli linguistici, l’analisi dei tratti di volta in volta criticati, rapportandoli alla norma del tempo e agli esiti nell’italiano contemporaneo. Il confronto rivela una sorprendente corrispondenza tra soluzioni verghiane e fenomeni del neostandard. Senza intaccarne l’innovatività stilistica, la presente analisi riqualifica la lingua dei capolavori veristi come antesignana sul piano estetico dell’evoluzione sociolinguistica dell’italiano di oggi.


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SGI - XLII (2023)