ARTICOLO
Federico Milone

Aspetti linguistici delle lettere di Giulio Romano architetto

Il contributo si propone di indagare alcuni aspetti linguistici delle lettere di Giulio Romano. La prima parte dell’intervento è dedicata a un tentativo di ricostruzione della fisionomia culturale dell’artista, per collocarlo, anche attraverso lo specchio della lingua, nella mappa socioculturale dei suoi tempi. Emerge il profilo di un tecnico che, pur dichiarandosi poco interessato alla scrittura, è capace di esprimere con la penna concetti complessi, senza cadute nella scrittura semicolta o popolare. La seconda parte indaga specificamente il lessico dell’architettura. L’analisi consente di riconoscere la base del vocabolario architettonico nei vocaboli di uso comune, talvolta connotati localmente o riprecisati mediante specificazioni o perifrasi. Su queste fondamenta si innestano soltanto poche parole facenti parte della terminologia degli ordini, e spicca l’assenza del lessico grecizzante di stampo vitruviano. Al contrario, sono ben attestati i tecnicismi in uso nei luoghi di lavoro, riscontrati anche in altri glossari di carte di cantiere e in repertori documentari già pubblicati: Giulio Romano sembra dunque attingere soprattutto all’uso orale e vivo dei cantieri del Cinquecento.