ARTICOLO
Giuseppe Polimeni

Carlo Gambini, il dialetto pavese, la questione della lingua in Italia

Il saggio si propone di avvicinare la figura e l’opera di Carlo Gambini (1799-1886), uomo di diritto e magistrato, attento fin dagli anni giovanili alla realtà del dialetto e ai problemi connessi al lessico dell’italiano in una fase di transizione (dal mondo della Restaurazione all’unità d’Italia), significativa sia sul piano politico, sia su quello sociale e culturale. In questo contributo, che offre alcuni sondaggi in vista di una più ampia trattazione monografica del personaggio e del suo pensiero linguistico, si prendono in considerazione le dichiarazioni teoriche che accompagnano la sua attività di “compilatore” del dizionario del dialetto pavese (nelle tre edizioni del 1829, 1850, 1879) e si porta quindi l’attenzione sulla sensibile analisi del linguaggio dell’amministrazione pubblica, per dedicare alcune pagine finali alla presa di posizione netta (a favore di Pietro Fanfani e di Luigi Gelmetti) con cui, a partire dal 1878, Gambini entra nel dibattito aperto nel 1868 dalla Relazione manzoniana.