ARTICOLO
Nicoletta Maraschio, Francesca Cialdini

Come mai nel Cinquecento tanti autori si sono interessati di fonetica e di pronuncia dell'italiano?

Il contributo prende in esame la riflessione sulla fonetica nel Cinquecento e i motivi che portano molti autori a occuparsi dello studio della voce e della pronuncia dell’italiano. L’analisi si basa su tre filoni principali che nel corso del secolo si rivelano di fondamentale importanza: quello ortografico-ortofonico, quello della ricerca anatomica e quello della didattica a stranieri. Grammatici e ortografisti riflettono sul rapporto tra grafia e fonetica e spesso estendono le loro osservazioni dal sistema toscano a quello di altre realtà linguistiche presenti in Italia; inoltre, medici-anatomisti svolgono ricerche sulla conformazione dell’apparato articolatorio umano. Un settore consistente è quello degli autori di grammatiche destinate a stranieri, ai quali si intende trasmettere una buona competenza anche della lingua parlata. In questo studio, per ciascun filone, vengono considerati alcuni dei casi ritenuti più significativi tra quelli meno noti o solo recentemente fatti conoscere in modo più approfondito.


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SGI - XXXIX (2020)