Il contributo analizza un interessante caso di passaggio da una struttura frasale piena a una funzione interiettiva olofrastica: si tratta della trasformazione della sequenza italiana avere voglia di + nome o + infinito nell’interiezione romanesca (ma anche di altri dialetti) avoja, che ha diversi valori. Servendosi di fonti lessicografiche e letterarie, nonché delle attestazioni della Rete e dei risultati di un’inchiesta, il saggio ricostruisce le varie fasi di tale passaggio e ne precisa il periodo in cui si è verificato.