ARTICOLO
Valentina Nieri

Dalla biblioteca Volpi alla tipografia Ramanzini: il Palladio di Zanotti

L’articolo offre una ricostruzione delle vicende relative all’allestimento dell’edizione del volgarizzamento I dell’Opus agriculturae di Palladio (Verona, 1810), con particolare attenzione ai manoscritti utilizzati dall’editore, l’abate Paolo Zanotti, un erudito collaboratore del Cesari che prese parte alla redazione della Crusca veronese. Sulla base delle indicazioni fornite dallo stesso Zanotti nell’introduzione all’edizione, infatti, è stato possibile identificare nel codice Mo BE γ.E.5.23 la «copia esattissima» di Fi BR 2238 appartenuta alla biblioteca Volpi e adottata come testo base dall’abate veronese. Le annotazioni marginali presenti nel manoscritto modenese, che comprendono collazioni e correzioni, costituiscono una preziosa testimonianza del modus operandi di Zanotti e dei suoi collaboratori.


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SFI - LXXVI (2018)