ARTICOLO
Marco Maggiore

Glosse in volgare marchigiano in un codice di Prospero D'Aquitania (post 1425)

Gli Epigrammata di Prospero d’Aquitania (sec. V d.C.) sono una raccolta di un centinaio di epigrammi di argomento religioso, che rielaborano in versi numerose sentenze di sant’Agostino. L’opera conobbe una larghissima diffusione nel Medioevo, divenendo in particolare uno dei testi più utilizzati nell’insegnamento del latino, spesso in associazione con lo spurio Poema coniugis ad uxorem. Gli epigrammi sono trasmessi da un elevato numero di testimoni manoscritti, molti dei quali sono provvisti di chiose latine e talvolta vernacolari. I libri di scuola glossati contenenti l’opera di Prospero possono riservare utili informazioni sull’educazione linguistica nella scuola medievale e sulle dinamiche del contatto tra latino e volgare nell’uso scritto dell’epoca. Il contributo è incentrato su un singolo codice glossato dell’opera conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano e datato al 1425. Il testo e le sue glosse sono oggetto di un’edizione critica, corredata di studi filologici e di un’analisi linguistica che conduce a collocare l’esemplare nelle Marche centro-meridionali.


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SFI - LXXVI (2018)