Il codice 1103 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, dei primi decenni del XV secolo, contiene una copia del Canzoniere con frammisti 66 sonetti che non sono presenti nell’autografo. Una parte di questi sonetti sono di Boccaccio, mentre gli oltre quaranta restanti figurano fra le Rime disperse di Petrarca pubblicate da Angelo Solerti nel 1909. Il contributo propone la prima edizione critica di questi testi, condotta sulla base di un testimoniale completo e molto ampliato rispetto al censimento del Solerti. Si apre con un’introduzione che descrive il testimone in rapporto ad altri manoscritti contemporanei con cui condivide molti degli stessi testi e i criteri metodologici adottati sul piano testuale e attributivo. Segue l’edizione critica dei sonetti per cui la tradizione non presenta attribuzioni alternative a Petrarca e in appendice l’edizione di quelli che invece possono essere attribuiti ad altri autori. Il lavoro si propone pertanto come un primo contributo alla soluzione dell’annoso problema editoriale delle disperse petrarchesche.