Il presente contributo si propone di indagare il lessico afferente all’ambito della salute nella manualistica femminile prodotta dalla nobildonna milanese Giulia Ferraris Tamburini, autrice di Come posso mangiar bene? (1900), primo e fortunatissimo ricettario in italiano a portare la firma di una donna, e del manuale di economia domestica Come devo governare la mia casa? (1898). I due testi offrono alle lettrici nozioni di igiene domestica e alimentare, di nutrizione, di medicina casalinga e persino di cura degli animali, intrecciando così i temi principali dell’economia domestica e della cucina al tema della salute.
Le opere si inseriscono nel fortunato filone editoriale di condotta che a ridosso dell’Unità si rivolge alle donne con l’intento di formarle per il ruolo che la società borghese dell’epoca richiede loro, quello di padrone di casa, mogli e madri esemplari, uniche responsabili del benessere dei membri della famiglia. Si tratta di una pubblicistica di ampissima diffusione, importante sul piano storico linguistico per ricostruire e valutare il contributo della scrittura femminile e i modelli di lingua da essa proposti al pubblico in un’epoca fondamentale per la formazione linguistica degli italiani.
Sotto il profilo lessicale, i testi qui considerati sono stati sinora oggetto di analisi sparse, non sistematiche (soprattutto il ricettario), perlopiù incentrate sul lessico gastronomico e culinario, che costituisce senz’altro il livello più vistoso. Ambedue i testi, però, esibiscono un fondo lessicale specialistico che potrebbe definirsi di medicina domestico-casalinga, con termini ed espressioni che vanno dall’ambito della medicina popolare sino a settori tecnico-scientifici (chimico, farmacologico, veterinario, ecc.). Lo si intende esplorare attraverso il commento di un campione di voci capace, anche grazie all’ausilio di un glossario, di mostrare le significative integrazioni che simili produzioni possono offrire alla documentazione lessicale nota e sondare così anche l’apporto della letteratura di condotta femminile alla divulgazione della terminologia medica presso i nuovi lettori e lettrici del giovane Stato unitario.