La traduzione spagnola dell’Orlando Furioso eseguita da Jerónimo de
Urrea (Anversa, 1549) fu pubblicata a Venezia da Gabriele Giolito (1553) a cura di Alfonso de Ulloa con l’aggiunta di due paratesti a firma di quest’ultimo: le regole per pronunciare la lingua spagnola e un glossario spagnolo-italiano intitolato Espositione in lingua thoscana, di molti vocaboli spagnuoli difficili, che nel presente libro si trovano. Entrambi si rivolgono al lettore italiano alle prese con un testo in spagnolo; è singolare che Ulloa pensi a un destinatario della stessa lingua in cui l’opera fu originariamente scritta: ciò pare corroborare l’ipotesi della funzione didattica dei due paratesti, all’ultimo dei quali dedicheremo la nostra attenzione. Esso contiene quasi quattrocento lemmi selezionati direttamente dal testo poetico in spagnolo; si tratta di vocaboli che a giudizio di Ulloa sono difficili da comprendere o da intuire e dunque meritano di essere tradotti. Il proposito didattico di Ulloa è evidenziato dal metodo lessicografico utilizzato, dalla tipologia delle definizioni, dal rapporto con il Dictionarium hispano-latino di Nebrija, di cui emula brevità e proposito, e dal tipo di informazioni riportate.