ARTICOLO
Marcello Aprile

Il «LEI» come «Lebenswerk» di Max Pfister

Il Lessico etimologico italiano (LEI) ha una lunga fase di gestazione e di preparazione che va inquadrata nell’àmbito delle tendenze della linguistica romanza della seconda metà del Novecento. Max Pfister muove i primi passi da romanista presso la scuola di Walther von Wartburg, una delle più importanti del XX secolo per l’originalità dell’impianto teorico e per l’impressionante quantità di progetti portati a termine. Dopo la formazione al Französisches etymologisches Wörterbuch (FEW), lo studioso emigra in Germania, dove lavora intensamente sull’occitanico e poi sull’italiano prima a Marburg e poi a Saarbrücken, e mette in cantiere il LEI, che diventerà il suo Lebenswerk, l’opera della sua vita. Ricostruire la storia (o la preistoria) del vocabolario significa addentrarsi in una serie di scelte sistemiche che hanno finito per disegnare l’architettura di uno dei capolavori della linguistica del Novecento.