Sia negli studi letterari che in quelli linguistici, è oramai assodato che la “polifonia” è un tratto costitutivo della testualità. Ma come fare a darle un contenuto? L’intervento, focalizzato sulla scrittura, propone una sistemazione teorica degli strumenti concettuali che permettono di mettere ordine in questa componente della testualità. Vedremo dapprima che essa può essere concepita a tutti gli effetti come un piano dell’architettura semantica del testo. Mostreremo in secondo luogo che tale piano si articola in tre ambiti distinti: l’ambito dell’interazione discorsiva, che registra i fenomeni relativi all’enunciazione primaria del testo; l’ambito del riporto, che rende conto della riproduzione o rappresentazione di enunciazioni; l’ambito vòlto a rilevare i punti di vista convocati nel testo. Di ciascun ambito tratteggeremo l’identità concettuale e le forme linguistiche in cui si manifesta.