Aldo pubblica le Institutiones grammaticae per ben quattro volte, dal 1493 al 1514. Nelle quattro edizioni agli elenchi di verbi latini si affiancano, con sostanziale continuità, i corrispondenti significati volgari: nella 1493 oltre 700 traducenti completati da varie decine di frasi volgari con la relativa traduzione latina. Si tratta di un volgare “d’uso” al servizio della comprensione del latino, come già additato genialmente da C. Dionisotti nel 1995 (vd. ora U. Vignuzzi - P. Bertini Malgarini, I traducenti volgari delle Institutiones grammaticae di Aldo Manuzio, «Studi (e Testi) Italiani», 37 (2016), pp. 23-52, e cfr. P. Bertini Malgarini - U. Vignuzzi, «La grammatica insignata da mi ad uui ui farra honore & utile»: il volgare nelle Institutiones grammaticae, in Five Centuries later. Aldus Manutius: Culture, Typography and Philology, a cura di N. Vacalebre, Firenze, Olschki, pp. 61-71). Le Institutiones conoscono per tutto il sec. XVI una grande fortuna editoriale, in Italia e non solo: si tratta di un caso singolare, che offre l’opportunità di esaminare nel dettaglio i processi di normalizzazione linguistica collegati alla stampa in un periodo cruciale della storia linguistica italiana. Da ultimo, si dà conto delle trasposizioni nelle varie lingue europee che gli elementi volgari hanno conosciuto in molte delle numerose stampe delle Institutiones manuziane fuori d’Italia.