I segnali discorsivi (di qui in avanti D[iscourse] M[arker]) sono notoriamente rilevanti per l’apprendimento delle Lingue Seconde, sia per una corretta ricezione dei messaggi, sia per una produzione naturale e autentica nello scritto. Il problema è che i marcatori conversazionali cambiano attraverso il tempo, i testi e i contesti. In questo articolo s’intende descrivere gli usi e gli abusi della espressione in qualche modo, che di recente è diventata così pervasiva da logorarsi completamente e perdere di significato. Tradizionalmente l’espressione è stata considerata un “segnale modulatore” ed accostata a praticamente, circa, in un certo senso, a dire poco, diciamo, etc. L’analisi di una serie di esempi mostra come l’elemento da modulatore sia diventato un marcatore riempitivo. Si assume, quindi, che rispetto alla necessità di spiegare i vari usi di questo DM, si possa utilizzare la distinzione tra funzione frastica e neustica. A proposito di modo e maniera, infine, si aggiunge un nuovo test di verifica della sinonimia che, rispetto a quelli della commutazione, sostituzione e interrompibilità, ha il vantaggio di consentire la valutazione della similarità fra i due termini attraverso parametri quantitativi.