ARTICOLO
Elisabetta Mauroni

Interventi d'autore. L'uso delle parentesi in Morselli

Questo lavoro indaga una dimensione della prosa di Morselli che si presenta ad uno stesso tempo dissimulata (fuori dal testo primario), e messa in forte evidenza dal segno grafico delle parentesi. Lo spazio e il testo delle parentetiche dialogano continuamente con il testo “fuori parentesi”, ora precisandolo, ora ribaltandone il senso o il tono, ora continuandolo, contenutisticamente o sintatticamente (alcune parentetiche contengono un testo legato anche sintatticamente alla frase ospite, tramite segnali di coordinazione o subordinazione). Per questi motivi la parentesi non può prescindere dall’analisi o contestualizzazione dell’intorno sintattico e narrativo. Aspetti principali emersi dall’analisi: 1) il dialogo delle parentetiche, soprattutto di commento, col corpo del testo primario; 2) il delinearsi netto di un piano altro sia per il punto di vista espresso, sia per le modalità narratologiche usate (parentesi che racchiudono ed isolano semanticamente un discorso diretto); 3) la focalizzazione pluriprospettica, paradossalmente opposta nella sua evidenza grafica alla parentesizzazione della storia, dell’esistenza degli altri e di sé; 4) la mania della precisazione e della ricostruzione di realtà; 5) l’esercizio dell’ironia; 6) il richiamo dell’attenzione del lettore indotto a spostarsi oltre il testo esplicito; 7) l’introduzione dissimulata, ma dagli effetti perspicui, di tempi commentativi (tense e time) diversi rispetto quelli del piano principale e a quelli dell’evoluzione interiore o della consapevolezza dei protagonisti sulla vicenda.