A seguito dell’emigrazione di massa degli italiani (parlanti prevalentemente dialettofoni), a partire dalla fine del XIX secolo il contatto con l’inglese nella sua variante americana ha dato origine all’italo-americano, un idioma ibrido e instabile che, nella sua genesi, a parte l’influenza dell’inglese presenta forti legami con l’italiano popolare. Dopo una discussione sullo status linguistico dell’italo-americano, l’articolo mostra i paralleli strutturali con l’italiano popolare attraverso l’analisi di alcuni annunci selezionati, apparsi sul quotidiano in lingua italiana Il Progresso Italo-Americano. Sebbene sia diventato più visibile a seguito dell’unità d’Italia e dei cambiamenti sociali ad essa associati, l’italiano popolare può essere ipotizzato già facendo riferimento ai secoli precedenti (vedi adozione dell’etichetta di italiano dei semicolti). Per la fase iniziale della Grande emigrazione, come per il contesto italiano, si ipotizza un livellamento dialettale, che probabilmente ha portato al raggiungimento dello status di prekoinè nel senso di Siegel (1985), che mostra maggiori influenze dell’inglese a livello lessicale e può essere inteso come un italiano popolare “americano”.