ARTICOLO
Eugenio Salvatore

La «IV Crusca» e l'opera di Rosso Antonio Martini

Il saggio si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di studio sulla Quarta Crusca condotto dall’autore e da Giovanna Frosini, e tenta di ricostruire l’attività svolta nella Firenze primo-settecentesca dal cruscante Rosso Antonio Martini (1696-1762). Tra il secondo e il settimo decennio del XVIII secolo, Martini fu collaboratore e poi responsabile della Stamperia granducale fiorentina, e parallelamente si occupò con grandissima dedizione della compilazione del quarto Vocabolario della Crusca. Accanto ai fidati amici e collaboratori Giovanni Gaetano Bottari, Anton Maria Biscioni e Andrea Alamanni, questo instancabile erudito (il Ripurgato in Crusca) fu dunque notevole protagonista di una stagione felicissima per la filologia e la lessicografia fiorentina, che tuttavia aveva ricevuto fino a oggi scarsa attenzione critica.
Il saggio si divide in tre parti. Nella prima, si tenta di ricostruire la biografia di Martini, mettendo in evidenza il costante intreccio nella sua carriera tra il lavoro editoriale e quallo in servizio della Crusca. Nella seconda, ci si concentra sulla sua attività di filologo, da una parte raccoglitore e compilatore di copie di manoscritti tre-quattrocenteschi, e dall’altra editore di testi di lingua.
Nella terza parte, si mettono in evidenza i due aspetti principali del lavoro del Ripurgato per il Vocabolario del 1729-38: l’attento spoglio di testi di lingua per riscontrare e aggiungere esempi testuali, e la compilazione della Tavola delle abbreviature, prodotto di grandissimo interesse per la ricostruzione del sistema archivistico fiorentino settecentesco.