ARTICOLO
Mario Piotti

La lingua dello Statutino di Pezzoro (1579)

Lo studio presenta l’analisi linguistica di uno statuto valtrumplino (Brescia) del secondo Cinquecento. Prodotto da un notaio valtrumplino, di cultura media e probabilmente con minima frequentazione della prosa volgare, presenta una fisionomia linguistica molto simile alla produzione cancelleresca del secolo precedente. Se confrontato con altri testi bresciani coevi, appare chiara la resistenza nei confronti del processo di standardizzazione, il ritardo nella smunicipalizzazione che ancora nella seconda metà del XVI secolo può caratterizzare prodotti linguistici provenienti dalle valli. È inoltre degno di rilievo il persistere, accanto ai più scontati elementi di koinè, di tratti più puntualmente lombardi, quando non lombardo-orientali.