ARTICOLO
Giancarlo Breschi

La prosodia di Boccaccio editore delle distese. Per Aldo Menichetti

L’articolo analizza la tecnica prosodica di Giovanni Boccaccio nella trasmutazione del testo delle quindici canzoni distese di Dante dalla prima redazione conservata nel manoscritto 104.6 dell’Archivo y Biblioteca Capitular di Toledo alla seconda redazione contenuta nel manoscritto Chig. L.V.176 della Biblioteca Vaticana. Lo studio si propone di evidenziare le differenze nella dizione prosodica tra i due autografi, con particolare attenzione agli elementi metrici. Un’analisi specifica è dedicata all’uso dei puntini posti sotto le vocali finali delle parole, interpretati come un tentativo di modificare le figure metriche.

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SFI - LXXXII (2024)