Il presente contributo si propone di offrire una prima indagine sistematica sul suffisso -otto, il cui studio risulta particolarmente problematico in relazione al suo valore semantico. Ciò che emerge sul terreno di ricerca, sia in grammaticografia sia in lessicografia, è una singolare discrepanza circa il valore attribuibile – e attribuito – a tale suffisso alterativo, da cui l’interrogativo del titolo: accrescitivo o diminutivo? Si dimostrerà, ad esempio, attraverso l’esame di un campione di voci lessicografiche, come vistose contraddizioni sulla classificazione di sostantivi e aggettivi si registrino non solo fra dizionari diversi, ma anche all’interno di uno stesso dizionario. L’indagine – che si apre con un focus introduttivo sul fenomeno dell’alterazione – si muove dapprima su un piano diacronico (con una ricognizione delle principali classificazioni di -otto nelle grammatiche, a partire dal Cinquecento, e uno studio dei suffissati in -otto nelle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca), per poi spostarsi su una prospettiva sincronica, con un’analisi condotta sui maggiori dizionari dell’italiano contemporaneo; in ultimo, si accennerà anche alla funzione derivativa di -otto.