ARTICOLO
Yorick Gomez Gane

«Landire», «trimbulare», «potpottare»

Vengono qui segnalate e studiate tre neoformazioni verbali (con gli eventuali derivati) accomunate dall’appartenenza alla medesima categoria semantica (i versi degli animali) e dal ruolo di Internet nella loro nascita e/o diffusione. Di particolare interesse appare la storia del landire o landito della giraffa (animale privo, in realtà di un verso caratteristico), che rivela un nuovo ruolo di Internet come fonte di autorevolezza linguistica: nate infatti nel 2008 come falsi lessicografici nel Wikizionario e passate subito in Wikipedia, le due parole si sono di lì diffuse nella rete sino ad essere accolte in testi giornalistici o letterari di rilievo, come la sceneggiatura del 2013 del film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino (donde il dubbio: la parola-fantasma landito andrà registrata nei dizionari?). Falso è anche il trimbulare attribuito al coccodrillo, anch’esso approdato in testi di rilievo. È vero, invece, il potpottare del furetto (con gli affini potpot e potpottio), che ha un referente concreto (il verso dell’animale) e precedenti strutturali: il suffisso -ottare, relativo a verbi in cui è coinvolto un rumore basso e continuo (come in borbottare o parlottare), e la ripetizione di una base onomatopeica (come nel gloglottare del tacchino).