L’abate fiorentino Niccolò Bargiacchi (1682-1754), oggi noto al più come bibliofilo, in vita fu erudito stimato per le sue conoscenze di lingua e letteratura toscane del buon secolo. Pur non figurando come autore di alcuna opera a stampa, lasciò ampia testimonianza delle sue competenze in chiose apposte ai manoscritti di sua proprietà, spesso in collaborazione con l’abate Anton Maria Salvini, e nelle postille alla terza edizione del Vocabolario della Crusca, anch’esse stese in collaborazione con Salvini. Pur non essendo Bargiacchi accademico, le sue proposte di correzione e aggiunte al Vocabolario trovarono ampia accoglienza nella quarta edizione, allora in allestimento.
Il presente articolo, fornendo l’edizione commentata di un’ampia scelta delle postille di Bargiacchi e Salvini, dà un contributo alla conoscenza della storia della quarta edizione del Vocabolario, gettando nel contempo luce sulla figura di Bargiacchi e sull’attività erudita da lui svolta in quanto membro della “Repubblica delle lettere” fiorentina del XVIII secolo.