ARTICOLO
Yorick Gomez Gane

L’onomaturgia di «latinorum»

Si sostiene che latinorum, comunemente ritenuto una creazione popolare, sia invece un neologismo manzoniano, attestato per la prima volta nel 1823-1824, nell’avantesto dei Promessi Sposi. Dopo Manzoni, infatti latinorum risulta attestato in ambiti unicamente letterari e per lo più riconducibili al testo manzoniano. Ma a pesare sono soprattutto elementi interni ai Promessi Sposi: appare sensata l’ipotesi di un neologismo che, in apertura del romanzo, rappresenti una sintesi del concetto manzoniano di «latino birbone», poi  ampiamente sviluppato nel testo; latinorum è una variante sostitutiva “di necessità” (con cui Manzoni elimina la ripetizione di uno dei due preesistenti sost. m. «latino»), e ciò può far postulare una neoformazione volontaria, stilisticamente funzionale; latinorum avrebbe infine un omologo nel neologismo manzoniano certo trapolorum (anch’esso pronunciato da Renzo), per la conformità semantica (entrambi riguardano una “lingua birbona”), formale (-orum) e compositiva (stessa fase di elaborazione testuale).


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SLeI - XXXII (2015)