Da un punto di vista particolare, quello di chi è stato redattore della rivista dal 2006, l’articolo offre una testimonianza dell’uomo e dello studioso nel lavoro costante, anno dopo anno, di costruzione degli «Studi di lessicografia italiana»: un Luca Serianni che la vocazione per l’insegnamento e per il discepolato portava a tenere le porte aperte soprattutto per quei giovani bravi che potessero essere stimolati alla ricerca e indirizzati sulla strada della scienza in modo fermo e sicuro, ma al tempo stesso amichevole e schietto.