Il contributo consiste nell’analisi linguistica di un campione di elementi idiomatici presenti nella Zucca di Anton Francesco Doni, utile ai fini di una loro classificazione entro tre categorie: proverbi (adattati o non adattati), wellerismi e modi di dire. In prospettiva diacronica, ciascun elemento paremiologico e fraseologico viene indagato con l’ausilio dei principali repertori lessicografici e banche dati al fine di stabilirne il grado di diffusione nei testi letterari dal XIII al XXI secolo, la sopravvivenza nell’uso contemporaneo (della sola forma, con variazione semantica, del solo significato, con variazione formale, o di entrambi) oppure il completo dileguo. Viene inoltre posto in evidenza il valore di queste scelte lessicali all’interno dell’opera, dal punto di vista sia stilistico sia retorico e nell’ottica di quella simulazione di parlato che caratterizza diffusamente la Zucca.