Il saggio prende in esame il lessico del romanzo fantascientifico L’Anno 3000. Sogno (1897) di Paolo Mantegazza, rilevante in particolare per ciò che concerne il linguaggio della divulgazione scientifica nell’Italia del secondo Ottocento. Si analizzano, nello specifico, le modalità attraverso cui l’autore crea nuove parole tecniche d’àmbito medico (perlopiù attraverso composti neoclassici), che in taluni casi si affermeranno, e rimarranno, anche nella lingua d’uso; e la notevole presenza di tecnicismi di svariati settori (dalla psicologia alla botanica, dalla meccanica alla biologia, ecc.), prime occorrenze o di recentissimo ingresso in italiano (tra cui anche interessanti “darwinismi”), che Mantegazza, qui come in altri suoi testi (vedi il Secolo nevrosico, 1887, di cui pure si occupa questo contributo), sa tempestivamente intercettare e riutilizzare nelle sue opere divulgative.