Il contributo propone un’indagine delle prime dieci Operette morali incentrata sull’osservazione di precisi fenomeni sintattici. Attraverso una preliminare e sistematica analisi del periodo, funzionale a una visione globale della struttura sintattica dei testi considerati, sono emerse sostanziali differenze tra i vari tipi di operette, confermate inoltre dall’utilizzo del test statistico del chi-quadro; si è cercato quindi di giustificare tali difformità anche in termini di scelte stilistiche, in relazione ai diversi tipi prosastici e registri narrativi cui sono ascrivibili i brani esaminati.