L’articolo esamina i nomi degli utensili da cucina che occorrono in 17 ricettari editi tra la fine del Settecento e l’inizio del Novecento: due francesi, gli altri pubblicati a Torino e in Piemonte. La lista delle voci è tratta dai glossari e dai glossari illustrati che corredano alcuni di questi manuali. L’obiettivo dello studio è quello di definire e articolare il ruolo giocato da voci o varianti piemontesi nel facilitare l’ingresso di termini francesi nel lessico della cucina italiana. Sono esaminati alcuni calchi e i più numerosi adattamenti che transitano dal francese all’italiano tramite il piemontese. In alcuni di questi casi l’affiancamento della forma o della voce dialettale prelude alla sostituzione del termine francese con quello toscano o comunque di diffusione nazionale, portando un contributo riconoscibile al processo di unificazione linguistica anche in ambito culinario.