Il Libro di spese del comune di Prato, pubblicato per intero nel 1982 da Arrigo Castellani, contiene le registrazioni di spesa del comune relative alla podesteria di Rosso della Tosa del primo semestre del 1275. È uno dei più antichi documenti del volgare pratese, tra essi il più ampio. Attraverso il glossario si è inteso ricostruire uno spaccato della vita della comunità, non solo di quella amministrativa: il lessico infatti costituisce una miniera di termini tecnici, ma al tempo stesso anche di vocaboli comuni – spesso attestati per la prima volta – che rappresentavano le attività che artigiani e cittadini si trovarono a svolgere per la collettività e per le quali nell’occasione ricevettero una mercede. Voci d’interesse tecnico-giuridico s’alternano dunque a voci comuni nel disegnare i tratti essenziali del lessico pratese dugentesco, messo a confronto con quello degli altri nascenti volgari italiani e spesso anche con quello latino.