Il linguista danese Rasmus Kristian Rask (1787-1832), riconosciuto come uno dei fondatori della linguistica storica e comparativa, lega il suo nome alla legge Rask-Grimm della Lautverschiebung. Nel contributo vengono presentate le parti fonetiche/fonologiche della sua breve opera Morfologia italiana (1827) con lo scopo di inquadrarle nella storia della linguistica: le analisi raskiane sono messe a confronto con quelle di Corticelli, con quelle delle più importanti fonti dirette (Fernow, Valentini) e con quelle di Diez, rappresentante fondamentale della linguistica romanza scientifica. Sono esaminati sei temi: 1) l’uso degli accenti grafici; 2) le vocali; 3) i dittonghi; 4) le vocali dal latino all’italiano; 5) le consonanti; 6) le consonanti dal latino all’italiano. La descrizione raskiana delle consonanti include alcuni punti interessanti ma non va oltre i suoi precedessori, mentre per i primi quattro punti che riguardano le vocali si trovano in Rask (1827) descrizioni che, per quanto concise, contengono analisi molto avanzate, che vanno oltre la prima edizione dieziana (1836) e anticipano la seconda (1856).