Il De computis et scripturis, un trattato interamente dedicato alla computistica commerciale contenuto all’interno della fortunata Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità di Luca Pacioli (Venezia 1494), costituisce un testo centrale nella storia dell’economia e della ragioneria italiana ed europea. Tale trattato, che occupa appena 27 pagine dell’opera principale, appare straordinariamente denso di contenuti e depositario di una quantità rilevante di tecnicismi del settore. Grazie al successo della Summa, più volte ristampata, il De computis ha esercitato un ruolo decisivo nella codificazione di tali termini nella nostra lingua, favorendo non poco anche la loro affermazione fuori d’Italia. Il contributo offre dunque alcune osservazioni sul lessico economico-finanziario documentato nel breve trattato pacioliano, seguite da un glossario con un campione di 30 voci.