ARTICOLO
Miriam Di Carlo

Sistemi di deissi spaziale nella varietà della Tuscia viterbese

Il presente studio si propone di analizzare le strutture deittiche attraverso cui si elicita la deissi spaziale nelle varietà perimediane appartenenti amministrativamente alla provincia di Viterbo, confrontate con quelle toscane, umbro-marchigiane e laziali. Dopo aver diviso la zona in cinque subaree si analizzano i dati relativi ad aggettivi e pronomi dimostrativi, avverbi di luogo, presentativi formati a partire dal lat. ECCE e avverbi di modo. L’analisi dei dati mette in luce la divisione della Tuscia in due parti: una caratterizzata dalla sopravvivenza di sistemi a tre membri con il termine relativo alla vicinanza all’interlocutore derivante direttamente dal lat. ISTU(M) ‘codesto’, un’altra in cui i sistemi deittici si stanno appiattendo a due membri e in cui il termine di media distanza, se presente, deriva dal lat. IPSU(M).


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SGI - XLI (2022)