ARTICOLO
Luca Bellone

Su uno pseudo-francesismo d’origine torinese in via d’espansione: «dehors»

Lo studio si propone di ripercorrere, dal punto di vista storico, geolinguistico e sociolinguistico, la singolare vicenda toccata, nella nostra lingua, al sostantivo dehors, pseudo-francesismo impiegato nel significato, sconosciuto alla lingua d’Oltralpe, di ‘parte esterna di un locale pubblico (specialmente di bar, ristoranti, ecc.)’. Sulla base di una serie di inchieste realizzate su un campione di informatori provenienti da ogni regione d’Italia e appartenenti a fasce d’età differenti, viene dimostrato come la voce, di originaria ed esclusiva diffusione torinese, sia oggi in via di espansione, sebbene con distribuzione limitata ad alcune aree, anche in altre regioni del Nord e del Centro, principalmente nelle città e presso i giovani. Si constata inoltre il suo recente impiego, lungo tutta la Penisola, in funzione di tecnicismo di ambito amministrativo, utilizzato con continuità nei documenti comunali volti a determinare le modalità per l’uso da parte degli esercizi pubblici del suolo cittadino, i cui riflessi sono già apprezzabili, come immediata conseguenza, nelle sezioni di cronaca “cittadina” di diverse testate giornalistiche di stampa quotidiana, nazionale e locale. Il termine, nei dizionari dell’uso italiani, è sinteticamente descritto come francesismo di uso comune: entrambe le informazioni vengono, sulla base di quanto è stato precedentemente illustrato, corrette, o almeno integrate, così come viene in definitiva aggiornata la data di prima attestazione della voce, il 1950; se ne certifica infatti l’originaria area di circolazione subalpina e un impiego già consolidato nell’uso quotidiano torinese nell’ultimo quarto dell’Ottocento.


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SLeI - XXXII (2015)