ARTICOLO
Irene Rumine

Sull’origine dell’espressione «madonnina infilzata»

L’articolo si propone di ripercorrere la storia dell’espressione madonnina infilzata, una locuzione di tono ironico e schernevole, diffusa ancora oggi nell’italiano comune e la cui prima attestazione è fatta risalire dai nostri principali vocabolari storici ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni, a partire dall’edizione Ventisettana. L’espressione, in realtà, era già comparsa nella tradizione anteriore, fin dal Settecento, e ancor prima circolavano nel parlato o erano attestate in letteratura altre varianti di forma simile, ma con una diversa portata semantica, che rimandavano etimologicamente alla pratica religiosa del rosario e che spesso celavano un “doppio senso” osceno. Manzoni, nei Promessi sposi, risemantizza la locuzione madonnina infilzata, privandola del significato greve che aveva fino ad allora e adeguandola al personaggio candido e intemerato di Lucia. Con la nuova motivazione la locuzione si diffonde nei dialetti, specialmente lombardi e toscani, ed è recepita dalla lessicografia ottocentesca dell’uso, che ne fornisce la definizione ufficiale. Al mutamento di significato si adegua la ricostruzione etimologica, che all’originario rimando alla preghiera mariana sostituisce ora il riferimento alla Madonna Addolorata o all’immagine di Maria impressa su una medaglietta. I Promessi sposi di Manzoni forniscono, in definitiva, un contributo determinante per la trasmissione dell’espressione, nella nuova portata semantica, fino ai giorni nostri.