Lo studio prende in considerazione gli episodi dell’Orlando furioso che, mancanti nelle prime due edizioni del poema (1516 e 1521), furono inseriti nella terza (1532). Queste giunte, di cui ci restano le carte autografe, furono elaborate nel corso degli anni Venti e sono quindi luogo privilegiato per un’analisi che voglia conoscere le tendenze linguistiche dell’ultimo periodo compositivo del poeta. Si riscontrano infatti scelte formali e lessicali in controtendenza rispetto al resto dell’edizione finale, già di per sé molto innovativa se paragonata alle precedenti. Si darà notizia dei fenomeni indicativi di tali tendenze e innovazioni, individuandone ragioni e influenze; in chiusura, un campione di parole nuove del Furioso, presenti solo nelle giunte, è analizzato al fine di comprendere fonti e fortuna del lessico dell’ultimo Ariosto.