Nell’articolo si pubblica un’anonima barzelletta “alla facchinesca”, trasmessa da uno zibaldone veneziano che risale verosimilmente ai primissimi anni del Cinquecento. Il testo è preceduto da un’introduzione, nella quale si offre una rassegna della produzione parodica in dialetto bergamasco e si valutano gli aspetti più innovativi della barzelletta in esame, ed è seguito da un commento letterario e da un’analisi linguistica.