Studi di filologia italiana

Bollettino annuale dell'Accademia della Crusca

ISSN: 0392-5110 e-ISSN: 2283-9259

Pubblicati a partire dal 1927 per iniziativa di Michele Barbi e di Pio Rajna, gli «Studi di filologia italiana» (sottotitolo: «Bullettino della R. Accademia della Crusca») furono in seguito diretti da Bruno Migliorini con Gianfranco Contini (1958-1964), e poi da Gianfranco Contini (1965-1970), Domenico De Robertis (1971-2001), Rosanna Bettarini (2002-2012), Aldo Menichetti (2013-2021). Dal 2022 sono diretti da Claudio Ciociola. Nacquero, come scrive Pio Rajna nella prefazione al primo volume, per fiancheggiare la Serie di «Autori classici e Documenti di lingua», pubblicata dall’Accademia, con «una pubblicazione più snella, da uscire in fascicoli a liberi intervalli», nella quale trovassero «sede opportuna ricerche complementari e supplementari, testi spicciolati di minore dimensione ed altro ancora, a cui sono da segnare come unici limiti l’intento e il metodo». Fedeli a tale impostazione, gli SFI hanno ospitato e ospitano edizioni critiche di testi italiani di natura letteraria (lasciando comunque il dovuto spazio ai testi documentari), in genere arricchite da studi sistematici delle relative tradizioni, da analisi storico-linguistiche e da analitici commenti. Ampio spazio è concesso agli approfondimenti di natura paleografica e codicologica: a partire dal vol. LXXV (2017) gli SFI accolgono anzi, in un’apposita sezione di «Schede», contributi di più breve estensione consacrati principalmente alla presentazione e all’analisi di testimoni nuovi e rilevanti, meritevoli di essere valorizzati in sé e in vista di ulteriori e più ampi approfondimenti. Non sono invece previste recensioni o segnalazioni di singoli libri e articoli. L’arco temporale degli SFI spazia dai primi monumenti dei nostri volgari alle più recenti testimonianze della produzione letteraria contemporanea, accogliendo interventi tanto di riconosciuti maestri della filologia quanto di giovani, e talora giovanissimi, studiosi, tutti accomunati dal rigore e dalla sensibilità ai più vari e innovativi aspetti teorici e metodologici della disciplina. Gli SFI promuovono l’approfondimento del dibattito scientifico e nello stesso tempo si tengono al passo con le esigenze formali e con gli standard richiesti dalle Agenzie di valutazione della ricerca, a cominciare dal costante coinvolgimento di qualificati revisori esterni.

SFI - LVI (1998)

Guglielmo Gorni

Restituzione formale dei testi volgari a tradizione plurima: il caso della «Vita Nova»
Pag. 005-030

Sandro Bertelli

Il copista del «Novellino»
Pag. 031-045

Sandro Orlando

Una pagina preziosa di fine Trecento
Pag. 047-055

Francesco Montuori

Le «Sei età de la vita» di Pietro Jacopo de Jennaro: composizione e cronologia
Pag. 129-201

Massimo Malinverni

«Lectiones faciliores» e varianti redazionali nella tradizione delle rime di Panfilo Sasso
Pag. 203-228

Giuliano Tanturli

Quante sono le edizioni dei «Ricordi» di Francesco Guicciardini?
Pag. 229-270

Monica Bianco

Le due redazioni del commento di Rinaldo Corso alle rime di Vittoria Colonna
Pag. 271-295

Marco Dondero

La datazione del «Discorso» sui costumi degl'italiani di Giacomo Leopardi
Pag. 297-319

Ivanos Ciani

Censure e rimaneggiamenti non d'autore nel «Solus ad solam» di abriele d'Annunzio
Pag. 321-344

Giovanni Nencioni

Notizie dell'Accademia
Pag.

Albo degli Accademici (1998)
Pag.