I fondatori della Crusca, che per oltre cinque anni, dal 1584 al 1590, discussero animatamente sulla scelta dell'impresa «grande e generale», sul motto che doveva accompagnarla e sui criteri ai quali dovevano ispirarsi i soprannomi di coloro che entravano a far parte del sodalizio, obbligandoli, inoltre, a presentare anch'essi un motto ed un'impresa personale, avevano piena coscienza, così facendo, di adeguarsi all'uso delle «cirimonie consuete nell'altre Accademia».
Se si volesse individuare, infatti, nella fitta rete di brigate, di circoli, di private radunanze a carattere colto e letterario, non senza peraltro ampie concessioni ai prestiti festaioli di antica tradizione, un elemento comune che le collega, si potrebbe anche rintracciarlo nella convinta simpatia per l'invenzione delle imprese, nelle quali accademie si riconoscevano, e alle quali, raccolte in opere a stampa, affidavano, forse più che alle occasionali prove letterarie, la propria notorietà.
Dal capitolo «Immagini e significati»
In September 1983 the Academy of the Crusca celebrates its fourth centenary by gathering in Florence...
Questo volume raccoglie i testi delle comunicazioni tenute a Firenze dal 29 settembre al primo di ot...
I tre volumi che, divisi e congiunti, l'Accademia della Crusca pubblica, col munifico aiuto della Ca...