Giuseppe Patota

Parole di Galileo

Il libro si compone di due saggi dedicati alla fraseologia e al lessico delle più importanti opere galileiane.
Nel primo Patota individua e ricostruisce la fortuna di circa centoquaranta fra proverbi, locuzioni e parole coniate, usate o riusate da Galileo caratterizzate da un alto tasso di espressività. Ne risulta documentata la grande capacità dello scienziato di sfruttare in modo inimitabile tutte le risorse espressive del suo toscano.
Nel secondo saggio sono censiti tutti i nomi d'azione in -mento e in -zione presenti nelle Lettere a Benedetto Castelli e a Cristina di Lorena, nel Saggiatore e nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Ne scaturiscono due liste, rilevanti non solo per la loro consistenza, ma anche per la qualità e la storia dei termini compresi. Di alcuni Galileo è l'inventore o il reinventore (non li conia ex novo ma li riusa attribuendogli un nuovo significato); altri li adopera per formare voci polirematiche inedite. La fitta presenza di questi termini nel dettato galileiano è da ricondurre da una parte alla tendenza alla nominalizzazione, tipica dei linguaggi scientifici; dall'altra all'anaforicità, che contribuisce alla progressione testuale.

Approfondimenti

Indice
(p. 293)

Presentazione
(p. 5)

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